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CINEMA
26 Marzo 2020 - 23:22

FESTIVAL DEL GF (ANTONIO ZEQUILA 1)

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Delizia (Joe D'Amato, I, 1986)
FESTIVAL DEL GF (ANTONIO ZEQUILA 1)

Non avendo festival da vedere, visto che gran parte di quelli che seguiamo, a partire dal Bergamo Film Meeting, sono stati spostati, non ci resta che seguire in casa, oltre ai festival  online come quello iorestoacasa di Mymovies o quello su www.indiecinema.it, festival nostri creati ad hoc per sopravvivere fra le mura domestiche.

Lasciando le personali con gli speciali che già facciamo o abbiamo fatto (Dario Argento, Jorg Buttgereit, John Carpenter, Gordon Hershell Lewis, Buscaino- Bosi, ...), lasciando perdere i classici (anche gli zombi comprano, l'enciclopedia del product placement, ...) o i possibili speciali banali sui contagi (La città verra distrutta all'alba), anche perchè ne avevamo già fatto uno per il 2012, non sapevamo più a cosa aggrapparci. Fortuna che all'interno del grande fratello continuano a litigare su chi merita di più di chi.

Avendo già recensito Dead Set (il capolavoro sul Grande Fratello che continua mentre nel mondo c'è l'epidemia di living dead) non possiamo che fare VOLENTIERI uno speciale sul lato oscuro del cinema con l'analisi dei film e dei relativi product placement degli abitanti della casa.

Partiamo quindi da Antonio Zequila che nel 1986 comincia la sua carriera fotografando con una macchina Fujica la splendida Tini Cansino che interpreta se stessa (la bellissima modella mezzo americana e mezzo svampita che gira mezzo nuda e storpia tutti gli aggettivi) mentre teoricamente sta facendo le foto per Playmen (product placement reale per il numero da collezione uscito alcuni mesi prima e che a sua volta servi da tramite per il film).

Carol (così si chiama nel film la Cansino), dopo aver fatto il servizio, arriva in un paesino italiano per questioni di eredità (deve vendere la villa ereditata ma è del tutto ininfluente ai fini del film). Qui ci sono i cugini che dopo aver letto il giornale insieme ad amici ed amiche si ritrovano in casa la modella del paginone. Cosa tenteranno di fare? Non saremo certo noi a fare lo spoiler su una cosa così divina.

Joe D'amato, il mitico regista di genere italiano che girava film in gruppo, nel 1986 sfrutta il fenomeno Drive In e, fra la quadrilogia del bordello (L'alcova, il piacere, Lussuria e Voglia di guardare) e il periodo di New Orleans (da Eleven Days, Eleven Nights a Il segreto di una donna), ci piazza questo film erotico giovanilistico con tanto di paninari fuori dal bar del paese che si chiama Burghy (sic!) e una compilation di schiaffazzi, sfitinzie e quant'altro.

Poi finalmente arriva l'unica cosa per cui valeva la pena pagare il biglietto al tempo (o comprare come il sottoscritto la videocassetta della AVO Film), cioè la lunga doccia della protagonista con tanto di finestra aperta della villetta al primo piano mentre il cugino e gli amici la guardano.

Alla fine (questo si che è spoiler) il fotografo Zequila arriva dall'America e la convince a tornare con lui a New York.

Per dovere di cronaca nel film c'è anche Adriana Russo ma qui è particolarmente casta. Joe D'Amato fra i suoi tanti pseudonimi usa quello di Dario Donati, usato solo per questo e per la monaca del peccato. E noi metteremo la foto più interessante del film al posto di quella del nostro protagonista. Non lo faremo più, ma in questo caso merita.

GERARDO CORTI

Delizia

Regia: Aristide Massaccesi
Data di uscita: 01/01/1986
Cast:
Tino Cansino
Brand:
Cagiva

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