Facebook Twitter Canale Youtube RSS
CINEMA
30 Agosto 2016 - 23:34

DIARIO VISIVO (Nuovi registi)

 Print Mail
Grand Central (Rebecca Zlotowski-FRA-2013)
DIARIO VISIVO (Nuovi registi)

Ed eccoci alla seconda fatica della Zlotowski, giovane regista francese che ha esordito con Belle èpine e ha appena finito la sua terza opera (in attesa di uscita). Il film pur mantenendo alcune tematiche del primo (spaesamento dei giovani attratti dal pericolo per "sentirsi vivi") e anche le immagini poetiche (fotografia satura per gli esterni in 35 mm e inquadrature pittoriche a interrompere la fredda narrazione degli interni), se ne differenzia per lo stile del girato e per i riferimenti. Se il primo attingeva da un certo tipo di cinema francese, questo Grand Central prende a riferimento il cinema americano, quello delle passioni sudate e pericolose (Il postino suona sempre due volte) le cui ambientazioni (bar/saloon semisperduti nel caldo sud dove lavoratori locali si ritrovano a bere e discutere, dove financo il rodeo rappresentato da un riding bull meccanico è presente) ricordano film di frontiera o di paesi abitati da cowboy (la regista cita come riferimento Nicholas Ray). 

Il film ha due frecce nel proprio arco, la location (una centrale nucleare) e Lea Seydoux ("La blonde explosive" titolano la recensione del film i Cahiers du cinema).

La prima freccia si avvicina molto al centro, non è frequente infatti che si veda raccontata sul grande schermo la vita degli operai presso le centrali nucleari con il contatto sempre possibile con le radiazioni, sottoposti a controlli continui e con il rischio di incidenti mortali sempre presente; il fatto che questa parte del film sia secondaria alla storia d'amore toglie un po' di intensità alla scelta ma resta comunque interessante proprio perchè non comune.

La seconda freccia fa centro pieno: la Seydoux, nonostante siano passati solo tre anni dall'interpretazione della spaesata e immatura protagonista di Belle épine, qui sembra maturata di quindici anni, proponendosi come fatalona dal sesso dirompente ma dalla psicologia fragile. Uno spettacolo nei suoi short di jeans e nel suo body bianco (che non fatica a togliersi...).

La trama riguarda il classico triangolo che vede protagonista un giovane, Gary, di origini arabe assoldato per un lavoro a termine presso una centrale nucleare (l'unico lavoro che riesce a trovare nonostante gli studi), Karole operaia triste e disinibita presso la stessa  centrale e il suo uomo, esperto e più anziano collega. La passione che travolge Gary è come l'effetto delle radiazioni: ad un bacio appassionato di Karole, inaspettato, lei gli spiega che le radiazioni sono così, come quel bacio, hai paura, visione offuscata, giramento di testa, gambe molli e ti senti bruciare dentro. E Gary è disposto a lasciarsi bruciare, in tutti i sensi, infatti per non perdere Karole nasconderà gli effetti di un incidente subito da lui stesso e delle pericolose radiazioni assorbite che lo avrebbero fatto allontanare dalla centrale.

Nell'articolo sui Cahiers prima citato, il critico Vincent Malausa sottolinea come l'opera della Zlotowski si differenzi dal resto del giovane cinema francese. Scrive: (i suoi personaggi) "evitano la psicologia come la peste e si ricollegano ad un formalismo poetico, un impero del desiderio e della pulsione, una dimensione viscerale tralasciata da gran parte del giovane cinema d'autore francese".

Product placement: primo posto sicuramente per HEINEKEN che in un paio di sequenze appare pesantemente sottoforma di un "six-pack" gestito dal protagonista in costante primo piano, poi buona rilevanza ha anche MARLBORO fumata e presente come pacchetto in bella mostra. Secondarie invece RED BULL (su maglietta), PUMA e ADIDAS indossate da coprotagonisti, GIBSON'S GIN di sfuggita come anche il detersivo PERSIL. Buon location placement per il ROLL'S RESTAURANT.

 

 

 

Stefano Barbacini

Grand Central

Regia: Rebecca Zlotowski
Produzione: France 3
Data di uscita: 28/08/2013
Brand:
Adidas

Attenzione: l'accesso ai link è riservato agli abbonati Dy's World


© www.dysnews.eu