Un gruppo di 4 sfigati stereotipati sta girando per l'America per scrivere la Guida alle attrazioni particolari dell'America rurale e la trova sicuramente nel negozio di Capitan Spaulding, un redneck assassino vestito da clown.
Dopo avergli mostrato il suo personale tunnel dell'orrore con le gesta dei veri Albert Fish e Ed Gein e di un fantomatico Dottore pazzo impiccato li vicino, Capitain Spaulding da loro le indicazioni per arrivare all'albero e loro, giustamente, ci vanno.
Per strada incontrano la bellissima autostoppista Baby (Sheri Moon Zombie) che li invita a festeggiare Halloween a casa sua e della sua strampalata famiglia nella quale il più normale ha l'hobby di costruire opere d'arte secondo lo stile di Hieronymus Bosh o Joel Peter Witkin partendo dalla vittima viva. Inutile dire quale sarà il destino dei quattro e delle cheerleaders rapite nel frattempo.
Rob Zombie, leader dei White Zombie comincia la sua carriera da regista partendo da una famiglia di redneck molto simile alle altre famglie texane di Non aprite quella porta e di Le colline hanno gli occhi (anzi si potrebbe pensare che lui abbia voluto dire la sua su Leatherface, prima di dirla su Michael Meyer) e infarcendo il film di citazioni con inserti cinematografici e televisivi che spaziano da Betty Page a The Monsters, jingle pubblicitari, riferimenti artistici e letterari e, ovviamente moltissima musica Heavy, rendendo il film un'opera folle e completamente visionaria che anticipa quello che sarà lo stile inconfondibile di Zombie e che culminerà con le streghe di Salem.
Poco il placement ma fondamentale: Coca-Cola sponsor del tunnel del'orrore