Ricapitoliamo. Negli ultimi anni siamo stati invasi dai Dogman. Lasciando perdere il cane mannaro del disastroso film del 2012 e il poliziotto a caccia del criminale gatto Petey nel film di animazione del 2025, abbiamo avuto veri e propri Dogman circondati dai loro cani, e dai loro guai, in un film del 2018 e uno del 2003.

Nel film del 2018 di Matteo Garrone, il protagonista, uscito di galera, si trova coinvolto in una sorta di Revenge Movie verso le persone che stanno rovinando la sua vita (fra l'altro nello stesso periodo usciva anche Rabbia furiosa - Er Canaro ispirato alla stessa storia e così siamo a tre). 

Nel film del 2023 di Luc Besson, il protagonista non è stato in galera ma in riformatorio, anche lui si circonda di cani e, anche lui dovrà affrontare una vendetta.

Dopo Italia e Francia nel 2025 arriva al Far East Film Festival di Udine un Dogman Mongolo in uno dei film più belli del festival.

Anche Myagmar è stato in prigione, anche lui è stato violentato, anche lui è malato, anche lui è un disadattato e, anche lui, si occupa dei cani abbandonati.

Aiutato da un monaco buddista e da un artigiano felle pompe funebri, coi quali lavora nelle cerimonie come autista, cerca di trovare una sua tranquillità e, per farlo, segue la figlia del'artigiano (che è cieco), la notte quando lei fugge di nascosto dalla casa per buttarsi nella vita notturna di Ulan Bator.

Quello che da qui succede non si può raccontare lasciando allo spettatore scoprire la discesa negli inferi. 

Come detto uno dei più bei film del festival fatto dal quel regista mongolo Sengedorj Janchivdorj, che già ci aveva fatto innamorare sempre al Far East Film Festival del 2022 con il bellissimo The Sales Girl con un'altra protagonista persa nella gioventu di Ulan Bator. Una gioventù nella visione del regista sempre piu sola. 

Product pacement di Sony e Reebok     Voto 9