Luca Cupiello vive per il suo presepe che è fondamentale per tutto lo svolgimento dell'opera teatrale.
Luca adora il presepe che sta costruendo, facendo a gara con il vicino di casa, contrattando con il venditore di statuine per la testa staccata di uno dei re magi, mentre attorno a lui casca il mondo.
La moglie non lo sopporta più, la figlia tradisce il marito che vuole lasciare e in impeto di rabbia spacca Lu presepe, il figlio, mariuolo odia il presepe ed è ai ferri corti con lo zio e neanche con lo zio e con il genero le cose vanno bene.
La trama di questa "commedia" di Edoardo de Filippo è arcinota e questa versione di Raiuno magistralmente interpretata da Sergio Castellitto e da Marina Confalone, la ricalca quasi fedelmente.
Cambiano alcune cose come, di poco, l'ambientazione storica. Con l'originale siamo nel 1931 in pieno fascismo, qui non c'è niente che lo lasci ad intendere, anzi si parla di Cinecitta (costruita nel 1937), durante la carrellata iniziale che identifica contesto e periodo storico ci sono una prostitute con un soldato americano (fine guerra) e fra le canzoni che si sentono c'è Quizas, quisaz, quisaz (1947).
Non c'è il product placement ma c'è la promozione interessante RAI nel corso dello speciale i soliti ignoti Natale/Telethon dove fra le identità che dovevano indovinare i vip, fra cui Sergio Castellito, c'era uno a cui "Piace u presepe"