Il manager superstronzo Claudio Verona (Alessandro Roja) andando al lavoro in BMW (unico product placement del film) è talmente impegnato a maltrattare il povero stagista che gli hanno dato come autista che non si accorge dei piccoli segnali che stanno arrivando dalla città. (un classico per un film del genere)

Arrivato in ufficio prende quindi tranquillamente l'ascensore finchè questo improvvisamente si blocca. Stanco di aspettare, dopo aver inveito contro tutto e tutti cerca di forzare la porta e qui, bloccato fra due piani, si trova di fronte all'amara verità: un'invasione di zombie ha colpito la capitale e tuttosommato lui è al momento riparato in un luogo sicuro.

Da questo momento insieme a lui vivremo tutto quello che sta succedendo attraverso l'interfono, la moglie al telefono e tutte le persone vive o morte che passeranno su quel piano.

Prodotto dai Manetti Brothers che da soli sono una garanzia, il film mantiene (e bene) tutte le caratteristiche e le situazioni del genere, persino una bellissima ripresa aerea del centro di Roma finale con i vari cadaveri a terra che ricorda l'inizio a Londra di 28 giorni dopo, Ma a parte ogni considerazione sui nostri amati living dead, il film è apprezzabile per essere riuscito a creare un film inquietante usando uno spazio ristrettissimo (anche se è vero che l'ascensore è un altro tema classico dell'horror forse ancora più degli zombi) e per aver aiutato, insieme ad altri in questi ultimi anni. a cercare di riportare in auge il nostro amato cinema di genere.

Non bastasse il film ha anche avuto un pregio e nello stesso tempo un difetto. Ha avuto una promozione da paura mesi addietro con Alessandro Cattelan impegnato a sparare agli zombi sul set in una puntata del suo programma su Sky Uno. Geniale. avrebbe fatto un sacco di biglietti in più. Ma i tempi morti (viventi) della distribuzione sono stati fin troppi. Chi se la ricorda più?