Fra i vari periodi di Joe D'Amato c'è quello del thriller erotico a basso budget per sfruttare una star del momento. In questo filone, non fra i migliori del regista, c'è La iena con Cinzia Roccaforte che risulta quasi imbarazzante.
Emy (Cinzia Roccaforte) è una ricca insoddisfatta che rimane nella sua villa mentre il marito è via per lavoro. In realtà il marito si è trovato con l'amante ad un distributore Chevron (una delle cose buone del film il product placement), dove non potendo aspettare di portarla in vacanza e nel motel, quasi se la tromba davanti alla pompa di benzina nella macchina decappottabile (una Munstang) in modo da poter essere perfettamente in posa per la complice di Roy (David D'Ingeo) che fa le foto.
Ma chi minchia è Roy?
Semplice un delinquente che l'ha presa di mira, entra in casa sparando sulla porta alla cameriera mentre lei sta guardando in tv Antropopagus e, dopo averle mostrato le foto del marito, le chiede 500.000 dollari per liberare la sorella di Emy che sostiene di aver rapito. Ma è appena iniziato il week-end e loro devono rimanere in casa assieme in attesa che le banche riaprano.
Ovvio che fra i due nasca una relazione ma anche ovvio che la storia faccia acqua da tutte le parti e non sono ancora comparse le amiche maiale per una festicciola privata con una di quelle che ovviamente si tromba Roy nel corridoio della casa.
Un film che vorrebbe giocare su tette, culi e colpi di scena che è brutto, prevedibile e con recitazione da filmino amatoriale. Decisamente solo per compoletare la filmografia del regista