Siamo nel 1630 in una comunità di pellegrini dall'Inghilterra insediatisi in New England. William con moglie e cinque figli viene cacciato dalla città dai potenti della città per contrasti religiosi. Probabilmente troppo bigotto, intransigente.
La famiglia se ne va a cercare fortuna in un'altra terra ma le cose non vanno bene. Il raccolto del grano non è un granchè e i tentativi di cacciare selvaggina da parte del capofamiglia sono goffi ed inconsistenti. Quando il piccolo di famiglia sparisce tra le mani della figlia più grande rapito da una vecchia strega, le cose precipitano. La famiglia si sgretola nel dolore e per la mancanza di cibo. Non bastano le preghiere per scacciare il male che ha gioco facile entrare dove non ci sono più certezze. Anche un altro figlio, Caleb, la speranza di famiglia, sparisce attratto da un'avvenente Biancaneve che si rivelerà strega con tanto di mela avvelenata vomitata dal ragazzo quando rientra in famiglia trasformato. I famigliari cominciano ad accusarsi fra di loro tra bugie, sospetti e accuse. Un caprone nero probabilmente emanazione del maligno vigila su tutto. Il circolo irriverente e crudele delle streghe ha la meglio sui bigotti conformisti...
Il regista esordiente Robert Eggers con il suo The Witch conquista la critica trasversalmente perchè riesce a creare un film d'autore senza dimenticare il genere (o viceversa). Gira prendendo come riferimento il cinema nordico, spruzzi di Dreyer e Bergman, con una fotografia che rispolvera i pittori fiamminghi dopo aver digerito la lezione caravaggesca, ammanta di fiabesco studiando l'immaginario dei Grimm per poi finire dalle parti del cinema horror britannico anni '70 (The Wicker man).
Insomma un prodotto che potrebbe piacere a 360 gradi e che non si risparmia quando deve affondare i colpi. Unico difetto forse un finale un po' troppo esplicativo riscattato dall'immaginifico sabba finale da manuale della stregoneria.
Sorprendente per rigore e recupero di atmosfere e immaginario, rari a vedersi in questi ultimi tempi.
Film in costume e senza product placement.