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CINEMA
24 Settembre 2017 - 00:30

I 1000 OCCHI 2017

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Madchen, Madchen (Roger Fritz, Germania, 1967)
I 1000 OCCHI 2017

Roger Fritz a cui il festival 1000 occhi 2017 ha dedicato una personale grazie ai curatori Christoph Draxtra e Gary Vanisian, critici e cinefili tedeschi che hanno fortemente voluto ridare visibilità alle opere del regista che ha imparato il cinema come assistente di Visconti (per cui ha anche recitato ne "Il lavoro" episodio di Boccaccio 70 pure presente al festival) e poi ha voluto portare la propria visione cinematografica sugli schermi con i pochi e sofferti finanziamenti che è riuscito ad ottenere.

Il suo esordio del 1967 è Madchen, Madchen, la storia di una disinibita ragazza (siamo in odore di liberazione sessuale) che contemporaneamente è amante di un maturo proprietario di una cava e del figlio di lui, all'insaputa dei due. Alla fine la voglia di vivere senza complicazioni della donna, come sempre succede, lascierà nella disperazione i due uomini che si dimostrano non in grado di gestire questa "libertà".

Il film è piuttosto diverso dai prodotti successivi di Fritz, influenzato dalla nouvelle vague, e segna anche l'inizio della collaborazione con la sua musa, l'attrice Helga Anders, che è protagonista di questo e dei successivi film del regista che diventerà anche suo marito nella vita reale. La storia della Anders (donna dall'erotismo spigliato, faccia da ragazzina su corpo di donna che ricorda la prima Brigitte Bardot) è tutta da raccontare (e Germani così come i curatori, tutti affascinati dalla bella Helga, hanno promesso di concentrarsi sull'attrice alle prossime edizione del festival), vita breve ma intensa finita purtroppo con il suicidio a meno di quarant'anni dopo abusi di alcol e droga.

In Madchen, Madchen la Anders si prende sulle giovani spalle il film e la sua recitazione spigliata (che rende naturale la tipologia di ragazza raccontata dalla storia narrata) è il punto di forza della pellicola assieme all'ambientazione nella cava (il regista la riproporrà nel suo secondo film, è questo ambiente che Fritz conosce bene per avervi lavorato in gioventù). La regia di Fritz è fresca e brillante e raffredda il possibile dramma concentrandosi sulla progressione esistenziale della protagonista rendendo il tutto scorrevole e intelligentemente controllato al tempo stesso.

Le auto del film sono tutte Volkswagen, la scavatrice al lavoro è Menk mentre la Fanta e le varie bottigliette di Coca Cola fanno capire qual è il product placement principale.

STEFANO BARBACINI

Girls, Girls

Regia: Roger Fritz
Data di uscita: 01/01/1967
Cast:
Helga Anders
Brand:
Coca-Cola

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