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CINEMA
13 Ottobre 2025 - 19:00

ATTACCAMENTO O VERO AMORE?

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L'attachement-La tenerezza (Carine Tardieu, Francia, 2024)
ATTACCAMENTO O VERO AMORE?

Attaccamento o amore? Scelte fatte per compiacere o con convinzione? Riuscire a capire quello che veramente si prova è un modo per non mentire a sé stessi e per non prendere decisioni che poi possono portare a dolori o a rapporti difficili. E’ ad esempio stata una scelta sbagliata quella di figliare Elliott da parte di David e della madre dato che lui non è uno fatto per legami duraturi? E’ stata una scelta veramente voluta da parte del nuovo compagno della madre di Elliott, Alex, di volere un figlio suo perché Elliott non era un figlio naturale? Quanto ha colpa nella morte di parto della moglie questa decisione visto che la moglie il figlio (anzi la figlia) non la voleva? Sono scelte giuste e ponderate quelle di Alex che pensa di essere innamorato prima della vicina di casa Sandra, che lo aiuta coi figli, e poi con la pediatra Emilia? O le scelte sono state fatte solo perché in quel momento aveva bisogno di affetto e di dimenticare il dolore per la moglie? E la scelta di Emilia di baciare Alex e poi mettersi con lui solo perché lui è uno dei pochi che è stato gentile con lei, è abbastanza per un legame duraturo e sincero?

Carine Tardieu porta sullo schermo il romanzo di Alice Ferney, L’intimité, e su queste difficili analisi su decisioni e sentimenti da governare ci fa un bel film, L’attachement-La tenerezza in cui riesce a governare i tormenti dei personaggi con una scelta di non mettere un solo personaggio in rilievo ma, utilizzando il passaggio del tempo scandito dai mesi d’età della piccola nuova nata, dando un profilo psicologico a tutti i personaggi principali: Alex (Pio Marmai), disorientato sentimentalmente e pieno di sensi di colpa; Sandra (Valeria Bruni Tedeschi, sempre più brava e per questo attivissima in entrambi i lati delle Alpi), donna indipendente e femminista, libraia votata alla cultura e al sesso sporadico senza impegno, decisa a non far figli per restar libera, che si “attacca” ai due figli di Alex manifestando un bisogno di maternità inconfessato neppure a sé stessa; Emilia, dottoressa di origini tzigane (Vimala Pons di cui ho già scritto tutto il bene che si poteva scrivere, qui in una parte meno sfrenata che in altri film) che sente il bisogno di maternità propria probabilmente solo perché invidiosa di dover far da madre a due figli non suoi e che accetta di sposare Alex in un matrimonio che già all’inizio manifesta improbabilità; infine David (Raphael Quenard) il primo marito della defunta, corrispettivo maschile di Sandra (e il rapporto tra i due è probabilmente in questo senso il più “sincero”), uomo intelligente che si fa ben volere da tutti, che è conscio di non poter far da padre a Elliott, suo figlio naturale, ma incapace di staccarsene e felice di partecipare alla sua educazione “filosofica”.

Tutto ciò è raccontato senza gridare nulla (vi è solo una reprimenda dura di Sandra ad Alex che compiange sé stesso senza tener conto che il suo dolore è derivativo a quello ben più pesante subito dalle “sue” donne) ma sussurrando e lasciando spazio allo spettatore per capire ed interpretare. Intelligentemente è un film sulle mancanze, su ciò che non viene fatto più che su quello che invece viene deciso. Mancanza di maternità, mancanza di sentimenti veri, mancanza di capacità di prendere decisioni, mancanza di capacità di capire sé stessi e gli altri. Ma senza cattiveria, senza malizia, senza pessimismo. Così è l’uomo e allora accogliamo quell’amore che ci è intorno e riuniamo tutti in una famiglia disfunzionale che comunque ha tutte le possibilità di funzionare comunque. Un film molto francese e che ha probabilmente come riferimento quello di Eustache e di Garrell anche se qui si sente vi è dietro una sensibilità femminile. (voto 6,5)

Poco il product placement posizionato nel film, giusto scarpe Asics e un camion di traslochi Perrois.

Stefano Barbacini

L attachement

Regia: Carine Tardieu
Data di uscita: 01/01/2024
Brand:
Asics

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