Il regista Addison Heimann aveva già presentato al NIFFF-Neuchatel International Fantastic Film Festival il suo primo film Hypochondriac, un curioso Psychological Horror, oggi torna con Touch me, anticipato sul palco del teatro, prima della proiezione, da un piccolo show del regista che con esuberanza un po’ folle dimostra la sua soddisfazione ad essere al Festival. Quella piccola follia che riversa anche sul suo film.

Infatti Touch me parla di bizzarre attrazioni che una donna e un amico gay hanno per un extraterrestre, che porta a rapporti interspecie utilizzando i tentacoli dell’essere fattosi uomo ricordando quelli mostrati negli hentai giapponesi.

Film ironico e grottesco che sfocia spesso nel gore, dato che l’extraterrestre, dai fini “ecologici” e “romantici” a parole, non la conta proprio giusta.

Una trama folle che trascina lo spettatore in un mondo che, pur essendo il nostro, viene rivoltato dalla presenza della minaccia erotico-submissive che esaspera la normalità dei rapporti. Quello che il cinema dovrebbe osare più spesso per non tediare lo spettatore.

(voto 6+)

New York Times, Uber eat, Starbucks, la Barbie e il Mac Apple le marche del product placement del film.