Violation è un film destinato ad essere controverso, sia per l'argomento sia per la realizzazione. Molti lo hanno riconosciuto come un Rape & Revenge, e si può anche considerarlo così, in realtà è qualcosa di diverso. E' un'analisi complessa ed interessante tra i rapporti umani (tra sorelle, amici, compagni), dei sensi di colpa e delle pulsioni sessuali. Ma soprattutto è un film in cui la violenza e il gore si innestano in modo malsano. Mischiare exploitation pura e narrazione artistica rischia di non soddifare alcun pubblico e per questo Violation è un film coraggioso.
Lo abbiamo visto al BIFFF 2021 e i registi canadesi (Madeleine Sims-Fewer, anche intensa protagonista del film, e Dusty Mancinelli) citano tra le loro influenze gli outsider del cinema europeo, Lars Von Trier, Catherine Breillat e Michael Haneke, sicuramente tra i più visionari e controversi del mondo.
Due sorelle apparentemente molto legate anche se vivono distanti si ritrovano a casa di Greta, la più giovane, con i rispettivi mariti. La maggiore, Miriam, che è la protagonista del film, ha evidenti problemi con il suo uomo mentre Greta sembra andare d'amore e d'accordo con il suo che è anche amico d'infanzia di Miriam. Davanti ad un fuoco notturno all'aperto in cui si ritrovano soli Miriam e il cognato, causa un'attrazione che probabilmente proviene dal passato, i problemi di instabilità emotiva di Miriam e l'alcol ingurgitato, accade chel'uomo, marito di Greta, approfitti della cognata per strapparle un rapporto sessuale senza il suo consenso. L'evento scatenerà qualcosa nella testa della donna che, abbandonata e non creduta da Greta e impossibilitata ad ottenere appoggio dal suo di mariti, deciderà di risolvere la cosa da sola in modo violentissimo...
Qui la violenza carnale non è la solita brutale dei R&R che portano alla catarsi poi della vendetta, ma più subdola e traditrice pertanto il riscatto disgustosamente gore e grafico giunge come un pugno allo stomaco allo spettatore che in precedenza è stato continuamente sollecitato con immagini metaforiche, naturalistiche, artisticamente concepite con uso frequente di ralenty, colonna sonora classica e montaggio che va avanti e indietro nel tempo. Una sollecitazione sensoriale non per tutti e niente catarsi ne per la protagonista ne per chi guarda il film.
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