Tra i film recuperati nella sezione omaggio ad Anna Karina al 34° Bergamo Film Meeting vi è la lieta sorpresa di poter vedere Lo straniero di Luchino Visconti dal capolavoro di Camus.
Il film è stato per lungo tempo di difficoltosa visione e finalmente abbiamo avuto la possibilità di vederlo sul grande schermo grazie al festival lombardo.
E' un film considerato da molti, non a torto, troppo illustrativo del testo e tutt'altro che viscontiano, nel senso che il grande regista italiano dovette scendere a compromessi con la vedova di Camus che ne deteneva i diritti e fu costretto a non deviare dalla fedeltà al testo come invece avrebbe voluto. E così è stato.
Ciò non toglie che se manca il conosciuto "stile Visconti" e chi ha troppo bene in mente il romanzo non riesce a mio parere a godersi appieno l'opera per mancanza di originalità, se si riuscisse a far mente locale e scrollarsi di dosso il peso di queste limitazioni si vedrebbe comunque un film ben girato con una storia pregna di significato, ambientato in un' Algeria assolata e oscura allo stesso tempo, magnificamente interpretato da attori "giusti" come Mastroianni, la Karina e un superlativo George Geret (laido e grezzo "comme il faut"), con alcune belle trovate anche nella ricerca di un immagine non banale.
Insomma un film che con tutti i suoi difetti avrebbe tranquillamente vinto il concorso del festival di quest'anno se vi avesse potuto partecipare, nonostante i suoi quasi 40 anni.
Sigarette BASTOS sono indubbiamente IL product placement del film, appaiono ovunque fisicamente e in cartelli pubblicitari. Poi vi sono anche location placement come il BAR PIEROT, VIDAL MANEGATT & C. e altre insegne di locali algerini. Anche la birra METEOR ha un suo posticino.