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CINEMA
11 Settembre 2025 - 18:49

DIARIO VISIVO (Due film italo-turchi dimenticati... giustamente?)

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Quei paracul...pi di Jolando e Margherito; La polizia ordina: sparate a vista
DIARIO VISIVO (Due film italo-turchi dimenticati... giustamente?)

Tra il 1974 e il 1976 vengono messe assieme due produzioni italo-turche condotte da Giulio Giuseppe Negri con la collaborazione di Bruno Vani e del regista turco Yilmaz Atadeniz, collaborazione che rende difficile, leggendo varie fonti, attribuire di chi realmente fosse la regia. Protagonisti di entrambi i film la star del cinema turco di serie B Tony Tiger/Ifan Atasoy e Gordon Mitchell.

Il primo è Quei paracul…pi di Jolando e Margherito (1975), con un titolo totalmente insensato che cerca di legarlo al successo di Arrivano Joe e Margherito di Colizzi dello stesso anno, commedia alla Spencer e Hill, ma in realtà di comico ha poco (a parte alcuni passaggi di comicità involontaria…) e il titolo originale turco, che tradotto recita Quattro mascalzoni, è assolutamente più indicativo. Infatti è un film action che celebra l’amicizia di quattro commilitoni della Seconda Guerra Mondiale (due soldati turchi e due inglesi) in un film di vendetta tutto botte e sparatorie. Tony Tiger vede sterminata la sua famiglia (moglie e figlio) da alcuni delinquenti e viene lasciato in fin di vita. Quando si riprende decide di richiamare i vecchi amici (tra cui Rex Harrison e Gordon Mitchell) a sé per farsi aiutare a vendicarsi. I quattro si ritrovano e si mettono subito al lavoro cercando di capire chi sta dietro al massacro. I partecipanti agli omicidi vengono tutti rintracciati e uccisi e finalmente si riesce a capire chi è il mandante, ovvero il nuovo boss della mala di Istanbul che si è appena liberato dei suoi rivali facendoli uccidere. Ma nel finale si scoprirà che non è proprio così e che i nostri sono stati giocati e “utilizzati” come arma da una femme fatale che appartiene ad un’altra organizzazione criminale. In un’intervista a Nocturno, Gordon Mitchell dichiara che il film è stato girato con molti soldi, se è così non è che si vedano tutti, infatti è un B-movie come in Italia ne giravano a fiotti con budget decisamente ridotti. Alla regia è accreditato Jerry Mason, pseudonimo di Giulio Giuseppe Negri e il film non è bruttissimo. Soprattutto contiene alcune scene cult come Mitchell che comincia una lotta in una sauna e poi, coperto solo da un asciugamano, rincorre un uomo, altrettanto seminudo, correndo a piedi nudi per le strade di Instanbul o come quella dell’inseguimento sulla neve di Rex Harrison ad un altro truce bandito. Il doloroso ed enfatico finale con Tiger che muore assistito dagli amici con i flashback della loro unione ai tempi della guerra, ricorda topoi frequentati dal cinema di Hong Kong. (voto 5,5) Pan Am e Adidas product placement.

L’altro film, decisamente peggiore, è La polizia ordina: sparate a vista (1976) per cui sia la regia che la sceneggiatura sono attribuiti a Giulio Giuseppe Negri sempre con lo pseudonimo di Jerry Mason. Nei titoli di testa si parla pure di un romanzo omonimo attribuito allo stesso Negri di cui non si hanno tracce. Anche qui il titolo è fuorviante cercando di farlo passare per un poliziottesco italiano. Si tratta invece di un noir girato a Istanbul in cui Tony Tiger interpreta un giornalista che collabora con la polizia per rintracciare una banda, che ruba gioielli e due statuette di Buddha preziosissime, a cui capo sta un Gordon Mitchell dalla folta chioma. I due sono circondati da donne (Beba Loncar in primis) che fanno il doppio se non il triplo gioco e sono disposte a mostrare le proprie grazie per intortarsi i protagonisti a loro profitto. Il ritmo è lentissimo e i cambiamenti di fronte dei personaggi continui dall’inizio alla fine ingarbugliano la trama da cui sia lo spettatore sia il regista stesso fanno fatica a districarsi. Una noia dall’inizio alla fine con qualche scazzottata messa lì per tentare di dar nerbo e di velocizzare. (voto 4,5)

Stefano Barbacini

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