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CINEMA
9 Settembre 2025 - 10:00

LEONE PORTA BILLY ELLIOT NELA GABBIA

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The Cage - Nella gabbia (Massimiliano Zanin, I, 2024)
LEONE PORTA BILLY ELLIOT NELA GABBIA

Giulia (Aurora Giovinazzo, Freaks Out) è una ex fighter di MMA che ha deciso di appendere i guantini al chiodo dopo un match perso per KO contro la brutale Beauty Killer (Desirèe Popper, Sopravvissuti). Il trauma della sconfitta non si limita all’esito negativo dell’incontro, ma anche all’aborto spontaneo causato dai colpi subiti. Pur non sapendo di essere incinta, l’evento marchia indelebilmente sia lei sia il partner Alessandro (Brando Pacitto, L’estate addosso). Quest’ultimo, responsabile della morte dei genitori mentre era alla guida, è sempre più succube di Padre Agostino (Fabrizio Ferracane, Anime nere), il parroco che gestisce la comunità in cui Giulia e Alessandro si sono conosciuti e che ha supportato il ragazzo dopo il drammatico evento. Parallelamente i due hanno un safari e progettano di ampliare l’intera struttura. Tuttavia, Giulia non riesce ad ignorare il richiamo della gabbia e la voglia di rivincita. Massimiliano Zanin, qui al suo esordio registico, firma una pellicola in cui l’aspetto sportivo e quello dell’affermazione personale danno vita ad un racconto in cui epica e retorica non trovano spazio. The Cage è un film crudo, in cui la gabbia non è solamente l’arena di un combattimento, ma è la condizione che Giulia deve affrontare quotidianamente. Vivere una vita imposta dal compagno, seguire un percorso deciso da Agostino, non poter affrontare i propri demoni interiori, ovvero avversari certamente più temibili di una fighter con cui calcare l’ottagono. Giulia decide di combattere contro il proprio passato, mentre Alessandro si sottomette al dolore dei ricordi e sceglie una via più semplice per glissare sui propri errori. Il pregio principale del film è certamente quello di raccontare la redenzione umana di Giulia attraverso il suo percorso sportivo, tratteggiando le MMA come una metafora della vita. Giulia è una fighter monodimensionale: molto forte sul piano del combattimento in piedi, mediocre nella lotta a terra. I duri allenamenti mostrati nel film non fanno altro che sottolineare come sia di vitale importanza crescere soprattutto laddove abbiamo carenze e vulnerabilità. Se Giulia rappresenta la volontà di essere ciò che si vuole, Agostino e Alessandro sono esponenti di bigottismo e coercizione. Il parroco, in particolar modo, incarna una visione a tratti fanatica della vita intesa attraverso la religione e Alessandro ne è vittima. Debole, paranoico e facilmente manipolabile, prova in tutti i modi a far tornare Giulia “sulla retta via”. Zanin inscena dunque un femminismo tanto concreto quanto poco ridondante, contrapposto alla misoginia del parroco e alla sua visione di donna come supporto per l’uomo. Il percorso di Giulia può essere sovrapposto al negativo di quello di Billy Elliot (tralasciando il contesto sociale in cui è ambientata la pellicola britannica). Figura in antitesi ad Agostino è Serena (Valeria Solarino, Smetto quando voglio), coach di Giulia. Anche lei segnata dal proprio passato, vede in Giulia ciò che non è potuta essere e decide di aiutare la ragazza senza compromessi o favoritismi per il lutto che si trascina. Un altro aspetto degno di nota è la grande attenzione alla narrazione prettamente sportiva. The cage mostra con grande cura il mondo delle MMA. Allenamenti, termini tecnici, combattimenti e persino la tanto discussa pratica del taglio del peso. Questa attenzione permette di inscenare sequenze a tratti reali, in cui l’aspetto filmico passa quasi in secondo piano. Da questo punto di vista The cage si dimostra nettamente superiore a pellicole ben più note come Warrior o Bruised. Elemento che rafforza questo aspetto è la presenza di professionisti del settore, come il fighter Alessio Sakara, l’ex pugile Patrizio Oliva (entrambi nei ruoli di coach) e il telecronista Alex Dandi (nel ruolo di se stesso). Punto debole del film è la rivalità con Beauty Killer. Se da un lato emerge il messaggio che i veri avversari siano fuori dalla gabbia, sarebbe fin troppo generoso dimenticare il fatto che la scintilla e la benzina che alimentano la voglia di rivalsa di Giulia sia proprio la rivincita contro la fighter che l’ha sconfitta. La stessa Beauty Killer -forse fin troppo simile ad un Ivan Drago o un Tong Po- non è realmente avvertita come una minaccia a causa dello scarso minutaggio dedicatole, per quanto sia molto apprezzabile un dialogo con Giulia che rivela una sfumatura “umana” di un personaggio altrimenti riassumibile come violento e poco rispettoso del lato marziale delle MMA. Buone tutte le interpretazioni. Menzione d’onore per Aurora Giovinazzo, credibilissima come fighter anche dal punto di vista tecnico, e Fabrizio Ferracane, il cui personaggio risulta essere il più riuscito di tutto il film. Promossa anche la colonna sonora, in particolar modo il singolo Minotauro interpretato dal rapper Danno (Colle der Fomento). The cage è in sostanza un ottimo film. Presenta temi importanti, trattati con il rispetto dovuto e senza fanfare. Uno spot per le MMA, sport ancora tabù in Italia, che grazie a Zanin dimostra di essere molto più di una rissa organizzata..

Francesco Sosta

The Cage - Nella gabbia

Regia: Massimiliano Zanin
Produzione: Rodeo Drive
Data di uscita: 22/02/2024
Brand:
Leone

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