La storia di Martha Beck e Ray Fernandez, amanti assassini che terrorizzarono la provincia americana nel dopoguerra, già portata sullo schermo con ottimi risultati prima da Leonard Kastle in quel piccolo capolavoro del 1969 che fu Honeymoon killers e poi trent'anni dopo da Arturo Ripstein in Profundo carmesí, torna sugli schermi grazie alla regia di Fabrice Du Welz (Calvaire) che presenta il suo Alleluia al neuchatel international fantastic film festival 2014.
La storia di Gloria, donna sola, abbandonata dal marito con la figlioletta che si innamora del profittatore di donne anziane Michel accettando di stargli assieme nonostante il 'mestiere' di lui, anzi proponendosi di aiutarlo, ricalca, trasponendola nella Francia odierna, la storia della famosa coppia assassina americana.
Il piano di Gloria e Michel è quello di far sedurre dall'uomo ricche donne di mezza età per poi farsi dare dei soldi, mentre Gloria si presenta come sorella. Il piano peró non funziona dato che la donna non sopporta la visione dell'amato in rapporti sessuali con le altre donne e colta da furore uccide una ad una le 'prede' del gigoló.
A Welz interessa solo parzialmente lo svolgimento della vicenda (anche perché quello che poteva capitare alla fine degli anni '50 non potrebbe certo accadere negli stessi termini al giorno d'oggi: come è possibile ad esempio sposare una donna, ucciderla, buttarne i resti nel fiume e farla franca...), ma soprattutto a lui interessa evidenziare il cambiamento di potere nel rapporto tra i due, prima tutto in mano a Michel poi invece con Gloria a prendere saldamente le redini, mostrare l'utilizzo del sesso in modo malsano ed utilitaristico e come un legame amoroso possa diventare pura violenza.
Welz fa il suo cinema con immagini sgranate, ambientazioni spoglie e oscure, rapporti di sesso sporco e disperato, anime e corpi trucidati. In questo è aiutato da splendidi interpreti che non hanno vergogna nel mettersi letteralmente a nudo nonostante età avanzata e carni cadenti.
JAGUAR è la sola concessione al product placement del film.