Justine è una ragazza che diventa prostituta e vaga fra un amore all'altro fra clienti, una sua amica lesbica e un poeta hippie con la predilezione per il sadomaso.
In mezzo sesso, voce fuori campo con pipponi insopportabili, immagini sgranate, zoommate improponibili, musica tediosa, uccelli che volano, pistole e vagine in primo piano. Insomma tutto il Franco che ci piace anche se in realtà non si caspisce niente.
In realtà si dovrebbe capire. Cercando di dare un senso Justine, spogliarellista/prostituta in piena depressione per aver perso tutti i suoi amori torna in Portogallo (sua nazione d'origine), si rinchiude in una stanza d'hotel con una pistola e ripercorre tutti i suoi turbamenti d'amore finche, alla fine, si spara nella vagina.
Ma la vera realtà è che Jesus Franco voleva portare a termine il suo veccchio progetto Justine del 1969 ma non aveva i soldi per finirlo. Lo passa a Joe D'Amato che ha l'idea di prendere il girato e di unirlo con spezzoni presi da altri due film di Franco interpretati dalla Romay: Midniìght Sex e Shining Sex.
Il risultato non stona comunque nella filmografia di Franco e per alcuni versi anche in certi D'Amato visto che qualcosa nel montaggio ricorda lo stile degli erotici che avrebbe poi girato.
Nessun product placement. Voto obbligato 4