Tratto, come gran parte dei film girati oggi in Giappone, da un manga di successo, Kasane presentato al Neuchatel International Fantastic Film Festival è potenzialmente intrigante ma alla lunga svolto male dal regista Sato Yuichi.

La storia vede la protagonista Kasane mentre cerca di farsi strada come commediante avendo notevoli qualità ma un grosso problema: ha uno sfregio in faccia che la rende improponibile per ruoli importanti. Ha però la possibilità di utilizzare un congegno “magico” che per un tempo limitato può permetterle di sostituire la propria mente con quella di un’altra persona e quindi di un altro corpo. Un agente di un’affermata attrice in caduta libera di qualità recitativa coglie al balzo l’occasione per far sì che vi sia un accordo tra le due donne in cui Kasane si sostituisce al corpo della diva per recitare al suo posto e quindi per renderla di nuovo grande.

L’escamotage utilizzato per raccontare la storia della ragazza con qualità costretta per problemi fisici a lasciare la gloria immeritatamente ad un’altra (dal Cyrano a Cantando sotto la pioggia sono molti gli esempi) rende tutta la prima parte del film un giochetto fine a se stesso fino a risollevarsi nel finale quando Kasane mostra il suo vero lato, quello arrivista e pronto a schiacciare l’avversaria senza scrupoli morali per raggiungere il proprio obiettivo svoltando il film verso una crudeltà malsana che lo eleva un tantino.

VOLVO, cronometro PICCO e orologio CASIO il product placemente del film.