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ARTE
3 Ottobre 2016 - 00:06

DIARIO VISIVO

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Alta criminalità (AA.VV.-ITA-2005)
DIARIO VISIVO

Una decina di anni fa uscì per Oscar Mondadori la raccolta Alta criminalità, il meglio del noir italiano a fumetti.

Vi erano contenute storie nate dalla collaborazione di noti scrittori italiani di Noir (Sandrone Dazieri, Andrea G.Pinketts, Eraldo Baldini, Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli, Wu Ming...) e di altrettanto conosciuti disegnatori di fumetti (Maurizio Rosenzweig, Matteo Cremona, Leomacs, Onofrio Catacchio, Claudio Villa...). La raccolta l'ho tolta e letta oggi ed è godibilissima spaziando tra noir puro (Pinocchio), racconti di lupi mannari (Il punto di vista del licantropo), caricature pulp dei tempi del binomio politico DC/PCI (Battaglia), narrazioni della "bassa" con le sue credenze popolari (Nella nebbia), grottesche storie di maiali e omicidi (La ballata del corazza) ed un noir fantasy con protagonista uno strano Babbo Natale (Il delitto di Natale).

La raccolta contiene anche l'adattamento del romanzo Arrivederci amore, ciao di Carlotto prima del film. Si tratta di una versione molto più lunga e dettagliata che non la storia cinematografica, "fedele allo spirito dell'originale, e tuttavia capace di raccontare le stesse cose in modo diverso(...) Con un nuovo epilogo deciso da Carlotto proprio per questa versione a fumetti del suo romanzo più duro e struggente" (dalla presentazione di Tito Faraci nel volume). La storia è impreziosita dai disegni a mezza tinta con ombreggiature sfumate del disegnatore Andrea Mutti.

Ma la storia che in assoluto più ci interessa qui a Dy's è sicuramente Milano criminale che è una rivisitazione dei poliziotteschi italiani degli anni '70 in cui l'appassionato Diego Cajelli, coadiuvato da Marco Guerrieri con disegni adeguati all'aria vintage della storia, cerca (e riesce) a ricreare il clima e l'immaginario di quei tempi con un racconto serrato e pieno di nostalgia per un periodo irripetibile della nostra storia culturare. La riproposizione è talmente dettagliata da inserire anche il product placement dei tempi che furono e che, anche su questo sito, è stato più volte citato come parte integrante nella descrizione di un'epoca.

Si comincia con un calendario da tavolo alla reception di un pulcioso hotel che segna anno 1975 e riporta una pubblicità di TOSERONI (gelati). Poi sul titolo di "testa" una panoramica di Milano con COCA COLA, CINZANO, BANCO AMBROSIANO e, soprattutto, il tipico SARTI. Inseguimenti davanti ad insegna di negozi come BERNASCONI, argenterie dal 1907. Poi la maniera più classica di far vedere brand, l'uso di posacenere (CYNAR), e vassoi (il classicissimo ZUCCA) oppure i distributori di Caffè Espresso AUTOBAR.

Le auto: la vecchia CITROEN, quella che si alzava in partenza, l'ALFETTA della polizia, le 500, le DYANE, la BMW nuova.

E per finire, naturalmente, l'immancabile e imprescindibile J&B.

Che nostalgia!

"Racconti romanzeschi. Poi li raccogliamo tutti e li mandiamo ai GIALLI MONDADORI".

Stefano Barbacini

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