Due agenti di un super super super servizio segreto che regola e controlla il traffico alieno sulla terra, fermano l'ispezione ad un carico di clandestini messicani ma quello che cercano non è un clandestino terrestre, bensì un fuggitivo extraterreste.
E' l'inizio cinematografico della saga dei Men in Black, tratta dal fumetto della Aircel Comics (poi passata Marvel e quindi ora Disney) prodotta da Steven Spielberg, diretta da Barry Sonnenfeld, con Tommy Lee Jones nella parte di K e Will Smith nella parte dell'agente J.
Dopo la missione il compagno anziano del duo decide di mollare tutto e a K non resta che cercare un nuovo socio.
Lo trova in un poliziotto di colore della NYPD che è riuscito a star dietro ad un cefalopoide che ha addirittura scalato il Guggenheim Museum.
Una volta vinta la sua normale diffidenza ed aver arruolato e istruito l'uomo, i due si mettono subito al lavoro per salvare la terra dalla distruzione dovuta al cattivo di turno che altro non è che un mega bagarozzo spaziale con addosso la pelle di un volgare contadinotto interpretato da Vincent D'Onofrio.
M.I.B mixa sapientemente commedia, spy story e fantascienza anni'50. Geniali alcune trovate fra cui quella di mettere fra gli alieni sulla terra dei personaggi famosi.
Fra i product placement del primo episodio non si può non citare la dotazione standard che prevede occhiali Ray-ban e orologi Hamilton (entrambi supportati all'epoca da campagne pubblicitarie molto proficue) e la Ford LTD Crown Victoria del 1987 che l'agente J chiama Ford superschifo Deluxe prima di vedere i gadget jamesbondiani di cui è dotata. Fra le esterne il più utile è il New York Post al cui camion chiede un passaggio J durante un inseguimento