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CINEMA
23 Giugno 2021 - 08:04

PISTOLA E SIGARETTE HOPE NON FANNO UN NOIR

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The gun (Masaharu Take, Giappone, 2018)
PISTOLA E SIGARETTE HOPE NON FANNO UN NOIR

Uno studente giapponese una notte si ritrova tra le mani una pistola utilizzata da un suicida. L'arma sarà motore psicologico (come ne "Il giocattolo" di Montaldo) per il ragazzo rendendolo più sicuro di sè (gli darà il coraggio di abbordare una ragazza che diventerà sua trombamica e di iniziare un rapporto amoroso con un'altra, di regolare alcuni conti con il padre che lo ha abbandonato in passato e in generale di essere più spavaldo). L'ossessione per l'arma, acuita anche dall'intervento di un detective che sospetta di lui, lo porterà a sentire il bisogno di usarla. Lo farà su di un gatto randagio ma nella sua mente non si sentirà "realizzato" finché non la userà contro un essere umano...

Girato in bianco e nero, tranne nella sequenza finale invece a colori, il film di Masaharu Take, visto all' Estasia Film Festival di Reggio Emilia, è interessante per l'ambiguità del tema e anche per come possa essere trasformato un normale coming of age movie con il semplice inserimento di un dettaglio noir. Take è bravo a creare atmosfera e a restituire una godevole rappresentazione a livello di immagini, purtroppo non riesce a dare più forza al suo film che alla fine non riesce a sfondare in modo dirompente la patina di "normalità", cioè trasformandolo in un'opera più ambiziosa e inquietante.

Nel vagabondare per la città notturna il nostro incontrerà varie insegne che insieme alle brand citate nei titoli di coda rende il film un notevole veicolo per il product placement. Citiamo qui solo Coca Cola, Sapporo, Yamazaki, Boss e le sigarette Hope.

Stefano barbacini

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