E' notte e piove a dirotto. I Carabinieri arrivano sul posto dove durante il giorno c'è stato un violentissimo incendio che ha distrutto un agriturismo bene avviato ed ha ucciso, oltre agli animali, anche il proprietario Mario.

Sul posto c'è Costantino, il padre, che spinto dal magistrato, ripercorre e racconta a poco a poco a noi e poi al poliziotto, diviso per capitoli, tutto quello che è successo dal momento che il figlio è tornato dalla Germania, con la moglie tedesca, intenzionato a buttarsi nel business del turismo

Il padre, profondamente legato alle tradizioni della sua terra, e ben conscio di tutti i problemi e gli ostacoli a cui il figlio andrebbe incontro, cerca di convincerlo a desistere, ma poi di fronte alla tenacia del figlio che si dimostra un ottimo imprenditore si convince ad aiutarlo, fino al catastrofico finale.

In concorso ai Luoghi dell'anima Film Fest, il film di Salvatore Mereu mostra le contradizioni della Sardegna: la natura e le tradizioni e le origini e la necessità di avere turisti che non sempre rispettano la sacralità dei primi.

Sfruttando lo schema del noir, il film cerca di far arrivare lo spettatore alla soluzione (?) a poco a poco, anche se, non ho capito se voluta o meno, la soluzione è abbastanza prevedibile sin dall'inizio del film.

Non diremo comunque altro se non che il product placement più interessante sarebbe stato quello di due riviste hard tedesche che servono (anche qui non diremo il perchè per spoiler ma per una cosa fondamentale nel film) e che sono impossibili da riconoscere.

Si riconosce invece un numero di Marie Claire e l'utilizzo della Polaroid usata anche per le foto "zozze" fra Mario e la moglie.