Amaka è una donna sposata nigeriana di quarant'anni che dirige una piccola società ed ha una figlia. Le cose non vanno però molto bene a causa della suocera, la madre del marito Nonso, che legata lle tradizioni della tribu vuole che la donna gli dia anche un figlio maschio per poter tramandare il sangue del marito. Fortunatamente Amak rimane incinta ma la situazione invece di migliorare peggiora.
La suocera convinta che Amaka non sia in grado di partorire un figlio maschio incomincia ad introdurre nella famiglia di Nonso una giovane ragazza da sposare come seconda moglie convinta che lei sia in grado di portare a termine il lavoro.
Ovviamente Amaka non la prende bene e poco dopo perde il bambino scoprendo che non sarà più in grado di rimanere incinta. Non riuscendo a dirlo al marito in principio usa delle protesi e poi cerca di entrare in contatto con qualcuno che sia in grado di procurarlo.
Al suo primo (e ad oggi unico) lungometraggio da regista, Chika Anadu fa un film di denuncia sulla condizione odierna delle donne nigeriane costrette a "sopravvivere" a tradizioni tribali che vengono portate avanti da tutto il gruppo a partire da un pastore evangelico che nonostante il suo ruolo è il primo e il più accanito nel dettare le condizioni di vita del gruppo.
Tutte cose che porteranno Amaka a compiere azioni estreme.
Film interessante per tute le dinamiche complesse che mostra rispetto ad altri film del genere,
Quasi inesistenete il product placement a parte il Blackberry che è indispensabile nella ricerca del nuovo figlio. Voto 6