Facebook Twitter Canale Youtube RSS
CINEMA
16 Novembre 2021 - 23:44

DIARIO VISIVO (Herschell Gordon Lewis)

 Print Mail
The Uh-Oh! Show (Herschell Gordon Lewis-USA-2011)
DIARIO VISIVO (Herschell Gordon Lewis)

Secondo dei tre film che Herschell Gordon Lewis girerà negli anni 2000 dopo la lunga pausa lontano dalla regia, The Uh-Oh show è un film “tromesco” e infatti tra i vari camei troviamo anche quello del patron della Troma Lloyd Kaufmann nel ruolo di un pappone. Divertissement di grana grossa con tanto sangue finto e una  manciata di tette vere che narra di un gioco televisivo giunto agli estremi che si guadagna la popolarità grazie ad arti amputati e viscere che sbrodolano da ventri deturpati.

Parodistico e ironico (è un grosso luna park horror, un Horror Picture Show di rozza fattura) in cui gli effetti speciali sono questa volta volutamente grossolani per sottolineare come il gore può essere divertimento senza tante speculazioni sulla moralità della messa in scena della morte perché gli amputati e gli eviscerati, come in un cartoon, non muoiono ma ridono delle loro ferite. Lewis non vuole aver nulla a che fare con il torture porn degli anni precedenti (siamo qui nel 2009 e Saw e Hostel sono degli anni appena prima) con il sadismo un po’ malato che vi si respira e i suoi trucchi realistici. Qui si ride di braccia di gomma, salsicce al pomodoro che passano per intestini divorate, si ride di puzzolenti frattaglie che escono da protesi di gomma.

E si riflette, in maniera volutamente esagerata e non troppo seria, alla Paul Bartel per intenderci, su quanto invece ci sia di assurdo nello spettacolo televisivo sempre più portato ad esaltare delitti, marciume e a spettacolarizzare il dolore. E sulla mania per i giochi televisivi che promettono grandi vincite. Anche nell’ Uh-Oh show è così, se rispondi esattamente alle domande vinci soldi, auto ma pure visite alla stazione spaziale russa o cene intime con star del cinema di tua scelta… Però tutti sbagliano e allora “Uh-Oh” si va ad una specie di ruota della fortuna che invece di numeri contiene nomi di parti del corpo e dove si ferma la ruota quella viene amputata da un nero boia baldanzoso armato di sega circolare a motore. Proprio perché tutti sono contenti di farsi sbrandellare e nessuno muore, quando il cattivissimo produttore sadico, esagerato al quadrato a questo punto, uccide realmente un concorrente che nonostante avesse la testa tagliata dal collo chiedeva di essere rimesso insieme, la ragazza del defunto si allea con il conduttore del programma e con la sua valletta.

Questi ultimi due sono entrati in contrasto col produttore perché questo voleva assolutamente imporre un programma di racconti truculenti (Grim Fairy Tales) in memoria del cantastorie della sua infanzia di cui conserva un altarino votivo con la sua foto nello studio. Colui che abbiamo visto ad inizio film raccontare storie di mani amputate e teste rotte è proprio lui, una versione trash di Sherazade impersonata da… Herschell Gordon Lewis in persona! Il produttore riuscirà a produrre le sue storie (cosa che ci permette di vedere le favole dei Grimm con le due emme in versione gore, Cappuccetto rosso finalmente divorata dal lupo e Hansel e Gretel finalmente fatti a pezzi dalla vecchia strega) ma farà una brutta fine quando arriveranno i nostri a fulminarlo, letteralmente, utilizzandone le viscere cotte poi per fare un picnic a base di marshmallow…

Product placement quasi nullo, tranne uno schermo LG di sfuggita e la rivista Entertainement. Tra le tante piccole trovate divertenti (ad esempio un disco insanguinato con il logo del Uh-Oh Show sulla testa degli spettatori dello studio televisivo da sembrare tante aureole splatter, un uomo con infilzato in testa un disco della sega a mo di cresta punk ecc…) abbiamo anche un logo di un’emittente televisiva WGOR ovvere “viva il gore” il motto del padrino del genere, Herschell Gordon Lewis.

Stefano barbacini

The Uh-Oh Show

Regia: Hershell Gordon Lewis
Data di uscita: 01/01/2009
Brand:
LG

Attenzione: l'accesso ai link č riservato agli abbonati Dy's World


© www.dysnews.eu