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CINEMA
13 Luglio 2025 - 22:14

NIFFF 2025

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Film in Concorso
NIFFF 2025

Film del concorso internazionale del NIFFF 2025

HONEY BUNCH Madeleine Sims-Fewer, Dusty Mancinelli. Una donna senza memoria e in recupero da un trauma si ritrova ad essere ricoverata in una clinica dove una “mad scientist” crea cloni per sconfiggere la morte. Film di genere, nostalgico degli anni Hammer (voto Barba 6,5; Voto Gerardo 7)

THE UGLY STEPSISTER Emilie Blichfeldt. Vincitore del premio Melies (per noi doveva vincere anche quello principale). La fiaba di Cenerentola in versione gore e vista dalla parte di una delle due sorellastre. Bruttina, la protagonista è disposta a tutto pur di sposare il Principe del luogo… Una grottesca visione della ricerca della bellezza e della ricchezza molto… contemporanea. (voto B. 7,5 voto G. 9)

QUE MA VOLONTE’ SOIT FAITE Julia Kowalski. Ancora le streghe come simbolo di ribellione femminile in questo bellissimo film della regista franco-polacca. Violenza sottaciuta, patriarcato e mentalità chiusa da sfuggire in una famiglia polacca emigrata in un paesino rurale francese. (Voto B. 7,5 G. 7,5)

TOUCH ME Addison Heimann. Un alieno e sesso “tentacolare” intraspecie in un simil-hentai live-action, da un regista americano piuttosto bizzarro (voto B. 6,5 G. 7)

LA TOUR DE GLACE Lucie Hadzihalilovic. Narciso d’oro, primo premio del Neuchatel Fantastic Film Festival 2025. Film formalmente perfetto come ci ha abituato la regista francese. Ispirato alla fiaba di Andersen, La regina delle nevi, vede protagonista una ragazza che arriva da un paesino disperso tra le montagne in città ed è affascinata da una diva del cinema. Il film, come detto visivamente affascinante, trascina troppo la storia e il parallelo con la fiaba perdendo di compattezza. (voto B. 6,5 G. 6+)

OBEX Albert Birney. Opera fantasiosa del regista americano “do it yourself” in cui un nerd antelitteram (siamo nel 1987) entra nel mondo di un videogioco. Pieno di piccole trovate ma poverello assai… (voto B. 5 G. 4,5)

U ARE THE UNIVERSE Pavlo Ostrikov. Space-opera con un solo personaggio, l’unico essere restato in vita dopo che la terra è esplosa con tutti i suoi abitanti, dato che era nello spazio con a bordo di una navetta spaziale. Ma a 700 milioni di chilometri, su una stazione posizionata vicino a Saturno, resiste anche una donna con cui il nostro comincia a comunicare via radio. Particolare storia d’amore dall’Ucraina, molto studiata per piacere al pubblico romantico e sognatore. Ed è infatti stato il preferito del pubblico. (voto B. 6 G. 6)

THE THING WITH FEATHERS Dylan Southern. Film tratto da un romanzo fantasy-metaforico di un certo successo, con un uomo-corvo che esce dalle pagine di una graphic novel per combattere la depressione di un padre vedovo che non riesce più a gestire la propria vita con due figli piccoli. Più da Giffoni che da Nifff (voto B. 5 G. 4)

A USEFUL GHOST Ratchapoom Boonbunchachoke. Commedia fantastica con fantasmi che ha una svolta politica antipotere. Lento e lungo ma di interesse evidente. (voto B. 6,5 G. 6,5)

REFLET DANS UN DIAMANT MORT Bruno Forzani, Helene Cattet. Operazione nostalgica e pop che rivendica la bellezza vintage del cinema italiano degli anni ’70 e la cultura annessa (fotoromanzi neri, fumetti, musica) utilizzando le possibilità dei mezzi odierni. (voto B. 7,5 G. 8,5)

ALPHA Julie Ducournau. Storia “tossica” e disperata ambientata in un prossimo futuro in cui un virus trasforma gli umani in statue di marmo. Recitazione top e una Ducourneau meno surreale e più umana con sguardo disperato su una società minacciata di disfacimento. (voto B. 6,5 G. 7)

THE HOME Mattias J. Skoglund. Ritorno alla casa in cui ha vissuto una tormentata adolescenza, a causa di un padre violento, di un musicista rock omosessuale. Il genitore morto torna, però, a tormentare figlio e moglie nella casa di riposo dove questa è stata messa. Sbiadito horror “famigliare” dalla Svezia. (voto B. 5 G. 5)

MOTHER’S BABY Johanna Moder. Film austriaco che rende misterioso un parto. La madre è convinta non le abbiano dato il suo vero figlio. Il padre la crede pazza. Nel film gioca una parte importante anche uno strano animale, un axolotl, una specie di salamandra… subacquea. L’atmosfera di mistero è ben giocata ma alla fine l’opera è inconsistente. (voto B. 5,5 G. 5)

SASYQ Yerden Telemissov. Un film simpatico e burlone che rispecchia il suo autore, un omone giocoso e giulivo. Telemissov si inventa una specie di ET che approda in Kazakistan ai bordi di un’autostrada dove vivono una nonna, la nipotina e un barbone, il “puzzone” del titolo. Tra ironia e burlesco diventa un piccolo film contro il potere politico (che finirà in… cacca). (voto B. 6+ G. 6-)

Stefano Barbacini

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