Il giornalista Alan Foster si reca in una locanda a Londra per intervistare Edgar Alan Poe. Non credendo che i suoi racconti sono veri, accetta la scommessa di un altro avventore di passare la notte dei morti nel castello di Lord Blackwood in cambio di 100 sterline.
Lui accetta convinto di passare la notte da solo ma durante la notte il castello incomincia ad animarsi di vari ambigui personaggi che si spacciano per fantasmi. Fra questi anche la bella Elizabeth Blackwood (Barbara Steele) del quale lui non può non innamorarsi.
Classico del cinema gotico italico che ha tutte le caratteristiche non solo perchè è inquietante e per le torture anche psicologiche ma anche per il profondo erotismo, non solo di Barbara Steele ma anche di Sylvia Sorrente che nella versione integrale mostra uno splendido topless.
Nel 1971 lo stesso Margheriti lo rifarà a colori come Nella stretta morsa del ragno
Nessun product placement a parte il Times per cui lavora il giornalista