L'amministratore di una grossa società all'apice del successo sta per avere un'intervista esclusiva dal Wall Street Journal. Un sogno che si avvera. Peccato (o per fortuna) la riunione viene interrotta da un uomo delle pulizie appena assunto che dopo averli sequestrati tenta di toccare il manager.
La giornalista viene così a conoscenza del gioco Tag (da noi a seconda delle regioni cambia nome, forse il più conosciuto, almeno al nord, è Ce l'hai) che quattro amici giocano sin da quando erano bambini tutti i mesi di maggio. Non ci sono regole e non ci sono limiti ne matrimoni o funerali che tengano pur di passarla a qualcun'altro.
Il manager interrompe la riunione per partire alla ricerca del terzo amico con cui riprovare ad acchiappare l'imbattuto del gruppo Jerry (Jeremy Renner) che non si è mai fatto prendere.
La giornalista non perde tempo e così scopre che un dossier su questa "follia" vale di più del servizio sul manager e così li segue partecipando come complice al gioco.
Da questo momento veniamo catapultati in una lotta senza esclusione di colpi (in pratica un action-comedy dove si dice che addirittura Renner si sia rotte tutte le due le braccia anche se lo abbiamo visto decisamente più spettacolare in altre prove tipo Avengers) dove si utilizza anche del product placement come nella divertente scena dell'inseguimento sugli E-Z-G-O nel campo da golf.
Il product placement più interessante è comunque quello obbligato del Wall Street Journal che realmente ha seguito i veri giocatori (molti di più fra cui anche un prete) di cui si vedono nel finale alcuni filmati che testimoniano anche la veridicità di alcune delle scene incredibili rifatte nel film. Il film infatti è tratto dall'articolo della giornalista.
Viene voglia di giocare a Tag