Esiste un'organizzazione, la Heroin, che raggruppa tutti i supereroi terrestri da utilizzare ogni qual volta la terra è in pericolo.
Dimenticatevi comunque Justice League, Avengers, Defenders, S.H.I.E.L.D. o League of the Gentlemen vari, questa assomiglia più alla Vought American di The Boys, tranne che purtroppo, rispetto a questi non sono perfidi o cattivi.
Supercolorati e assolutamente camp fra loro ci sono l'uomo squalo (sharkboy), sposato con la donna lava che vive in un vulcano (Lavagirl), Tech-No e uno che si muove addiruttura con dei droni, insomma niente di particolarmente entusiasmante.
Ce ne accorgiamao praticamente subito quando alla prima invasione aliena riescono a distruggere il nuovo palazzo del comune appena inaugurato e farsi catturare.
Fortuna che i loro figli che stanno incominciando a sviluppare i poteri vengono portati in una stanza protetta all'interno della Heroin, che come anticiperà la ragazzina il cui potere è quello di disegnare il futuro, non è per niente protetta.
Con i loro poteri, in alcuni casi ancora da scoprire, da allenare o da potenziare si troveranno a dover liberare i genitori e a salvare il pianeta.
Un viaggio alla ricerca di se stesso, dei propri poteri e delle proprie respnsabilità? Magari, in realtà una minchiata pazzesca, come non se ne vedevano da anni. Roba da far rimpiangere gli Inhumans.
E il dramma è che a dirigerli è Robert Rodrguez che va be che ci ha abituato da anni ad alternare cult fuori di testa (Machete, Sin City, Mariachi e vampiri vari) a film per bambini, ma così si esagera.
Fra le novità di Netflix che probabilemte ha bisogno di far incetta di supereroi di vario genere, il film non contiene product placement, manco l'avessero cercato in Italia, e secondo la scheda IMDB è nominato come peggiore recitazione, sceneggiatura e film della sua categoria.
Ti far venir voglia di spoilerare e dire che alla fine vincono gli alieni.
Purtroppo no.